Proiezioni mensili – NOVEMBRE 2020
(aggiornamento del 29/10/2020)
PREMESSA
Si sta concludendo un mese di ottobre in netta controtendenza rispetto a quanto ci eravamo abituati negli ultimi anni. Infatti, il mese centrale dell’autunno ultimamente era contraddistinto da lunghe fasi anticicloniche o da intense fasi piovose molto miti mentre quest’anno abbiamo assistito ad un mese piovoso ma allo stesso tempo con lunghe fasi sotto la media termica. Cerchiamo di capire se questo clima continuerà anche nell’ultimo mese autunnale, che rispetto ad ottobre si è scaldato mediamente meno negli ultimi anni.
ANALISI TELECONNETTIVA
Stiamo assistendo, in questi ultimi giorni di ottobre, ad una fase di ricompattamento del Vortice Polare in troposfera, con colonna che si andrà quindi ad allineare perfettamente con i piani stratosferici che vedono un VPS già molto compatto e freddo.
Probabilmente questa fase, pur con qualche disturbo derivante dall’anomala mancanza di ghiaccio artico sul settore siberiano, proseguirà per buona parte della prima decade, con indici AO e NAO positivi. La già citata mancanza di ghiacci nella sponda siberiana del Mar Glaciale Artico, rappresenterà comunque una spina nel fianco notevole per le sorti del VP, è infatti ipotizzabile l’instaurazione di un anticiclone dinamico su quelle zone, con circuito antizonale che quindi si creerebbe nella zona russo-siberiana.
Questo pattern, oltre a portare ad un sensibile raffreddamento per quelle zone, andrebbe ad intaccare la stabilità del Vortice Polare.
Ci attendiamo quindi una fase con AO e NAO neutro/negative nella parte centrale de mese. Si può altresì pensare che il Vortice Polare Troposferico, sotto la spinta di intense vorticità che imperverseranno in stratosfera, ritenterà un nuovo accorpamento delle vorticità a fine mese. In questa fase andrà monitorato attentamente il NAM, in quanto non è escludibile un suo superamento della soglia +1,5 che decreterebbe l’ESE (evento stratosferico estremo) di tipo cold, che potrebbe andare a condizionare l’andamento dell’AO nella prima parte invernale.
Un andamento simile ad AO e NAO ce lo aspettiamo dall’EA che però dovrebbe mantenersi su valori leggermente più bassi rispetto ai due indici, con valore medio mensile che quindi si aggirerebbe intorno alla neutralità.
Neutralità che ci attendiamo anche nel valore medio del PNA, con andamento altalenante per tutto il mese e possibilità di fasi di segno opposto dovute ad una NINA che registra ormai valori moderati ma una PDO che continua a girare per conto suo su valori neutro/positivi.
PREVISIONE QUADRO ITALIA
Il mese si aprirà con il prosieguo del pattern che si sta instaurando in questi giorni, caratterizzato da anticiclone incentrato sui meridiani centrali europei e quindi ad interessare anche le nostre regioni, specialmente quelle settentrionali.
Col passare dei giorni questi HP dovrebbe gradualmente espandersi verso il Nord Europa con possibilità di maggiori infiltrazioni instabili verso il basso Mediterraneo. In questa fase ci attendiamo modesti disturbi tra aree tirreniche e soprattutto Isole Maggiori, mentre clima stabile e relativamente mite interesserebbe ancora le regioni adriatiche e il Nord.
Sul finire della prima decade ci attendiamo il calo degli indici che abbiamo descritto nell’analisi sopra. Una maggiore ondulazione è attesa in Atlantico con discesa di una profonda saccatura artico-marittima sull’Europa occidentale. Ne conseguirebbe un clima perturbato per gran parte del Paese, con la sola esclusione dell’estremo Sud; temperature in media al nord e centrali tirreniche, che potrebbero garantire nevicate a quote basse sul settore alpino e a quote medio-alte sull’Appennino Settentrionale, sopra la media invece sarebbero al Sud e centrali adriatiche.
Un graduale spostamento verso est è atteso tra fine seconda ed inizio terza decade, questo dovrebbe portare ad un maggiore travaso di aria fredda anche sul nostro comparto, con clima che dovrebbe mantenersi instabile (stavolta maggiormente al centro-sud).
Temperature leggermente sotto la media su tutto il Paese dovrebbero favorire la possibilità di avere le prime nevicate in Appennino anche a quote medio-basse.
L’ultima parte del mese dovrebbe vedere una nuova accelerazione zonale, ci attendiamo un nuovo inserimento delle correnti atlantiche con nuovo peggioramento che potrebbe interessare tutte le nostre regioni, in un contesto nuovamente sopra la media sulle regioni orientali e al Sud.
Nuove occasioni per nevicate sull’arco alpino in questa fase.
CONSIDERAZIONI FINALI
Ci attendiamo un mese di novembre con temperature in media su tutto il settore tirrenico e nord-ovest mentre leggermente sopra risulterebbe sul settore Adriatico, nord est e Alpi.
Le precipitazioni sono attese sopra la norma un po’ su tutto il Paese ad esclusione dell'estremo Sud, anomalie maggiori sul settore tirrenico
A cura di Daniele Cavazzoni
---
Proiezioni mensili – OTTOBRE 2020
(aggiornamento del 2/10/2020)
ANALISI TELECONNETTIVA
Prosegue, in questo periodo dell’anno, la fase di sviluppo del Vortice Polare che, come sempre più spesso accade negli ultimi anni, va incontro a notevoli difficoltà nei piani troposferici durante il periodo autunnale. Questo succede a causa del cronico scioglimento dei ghiacci artici che porta ad un notevole surplus termico in zone che fino a qualche anno fa in questo periodo erano coperte di ghiaccio mentre ora sono libere dai ghiacci.
Per questo motivo ci aspettiamo un’AO tendenzialmente negativa in questo mese di ottobre, con modesta risalita dell’indice nella seconda parte del mese quando dovrebbe iniziare a vedersi una certa sincronia tra stratosfera e troposfera.
Per gli stessi motivi e in più con SSTA ancora lievemente impostate a questo tipo di pattern, crediamo ad una partenza negativa anche della NAO, che poi dovrebbe risalire nella seconda parte del mese con media mensile intorno alla neutralità.
I continui apporti di calore verso il Polo, apportati da ripetuti promontori dinamici tra Est Europa e Russia, ci fanno pensare ad un EA/WR ben negativa e ad un’EA positiva.
Spostandoci nel Pacifico, notiamo il rinforzo della NINA che però non sta ancora apportando apprezzabili mutamenti in zona PDO, con un blob di acque più calde della norma che ingloba quasi tutto il Nord Pacifico, questo ci fa propendere per un PNA positivo ma in graduale calo nel corso del mese, quando è ipotizzabile che emergano i segnali della NINA.
PREVISIONE QUADRO ITALIA
Il mese si sta aprendo con l’affondo di una profonda saccatura nord-atlantica sull’Europa centro-occidentale.
Questo porterà ad una fase di maltempo che coinvolgerà principalmente il centro-nord mentre il clima rimarrebbe più asciutto sulle centrali tirreniche e soprattutto al Sud.
Le temperature dovrebbero rimanere intorno alle medie del periodo, con un veloce prefrontale caldo al Sud seguito però da un rapido calo termico conseguente allo spostamento verso est della saccatura.
Verso la fine della prima decade è ipotizzabile la formazione di un robusto anticiclone continentale ad interessare l’Europa centro-settentrionale, con la corrente a getto che quindi passerebbe ben lontana dal Vecchio Continente.
Dato il posizionamento dell’anticiclone, sarebbe il Nord a rimanere più protetto in questa fase, con clima più stabile e temperature leggermente sopra la media sul settore alpino. Il sud invece potrebbe risentire di influenze instabili e temperature leggermente sotto la media.
La latitanza delle correnti atlantiche dovrebbe continuare anche nell’ultima parte del mese con anticiclone europeo che dovrebbe espandersi verso ovest lasciando quindi più scoperto il fianco orientale. Una siffatta configurazione porterebbe ad avere fresche influenze orientali sulla nostra penisola, con temperature leggermente sotto la media un po’ in tutto il Paese ad esclusione dell’estremo Sud.
Anche in questo caso le precipitazioni dovrebbero interessare maggiormente il centro-sud mentre al Nord il clima potrebbe risultare piuttosto secco.
CONSIDERAZIONI FINALI
Il mese è visto chiudere in media termica su tutta Italia. Le precipitazioni dovrebbero risultare in media al Nord e sopra la media al Centro-Sud.
A cura di Daniele Cavazzoni
---
Proiezioni mensili – SETTEMBRE 2020
(aggiornamento del 31/08/2020)
PREMESSA
Si è appena chiusa un’estate che possiamo definire in controtendenza rispetto a quelle degli ultimi anni. I primi due mesi hanno visto temperature vicine alle media mentre il mese più caldo si è rivelato essere agosto. Non sono mancati vari episodi di instabilità, a tratti anche forte, specie nelle prime due decadi di giugno, ad inizio e a fine agosto, quest’ultima ha messo fine all’estate e ci proietta verso la prossima stagione che, ricordiamo, in meteorologia inizia il primo settembre.
ANALISI TELECONNETTIVA
Proprio in questi giorni sta nascendo il nuovo Vortice Polare in stratosfera, che ci accompagnerà fino al Final warming primaverile, ricominciamo quindi a valutare forzanti polari come l’AO e lasciamo l’analisi dell’ITCZ che da qui in avanti si fa non influente.
Come sempre più spesso accade, la fase di sviluppo del VP potrebbe trovare non poche difficoltà e questo verosimilmente è causato dalla cronica fusione sempre maggiore dei ghiacci artici nel periodo estivo.
Quest’anno non è da meno purtroppo, con molte probabilità il minimo che si toccherà in questo mese di settembre, andrà a finire sul podio di quelli con meno estensione da inizio rilevazioni. Ci attendiamo quindi una partenza a singhiozzo del Vortice Polare, con AO negativa in questo primo mese autunnale, anche a causa delle acque estremamente calde intorno alla calotta artica che potrebbero rappresentare una spina nel fianco non indifferente allo sviluppo delle vorticità. Per lo stesso motivo, unitamente alla disposizione delle ssta nord atlantiche, ci attendiamo anche una NAO leggermente negativa nel prossimo mese. Sempre riguardo alle SSTA atlantiche, la particolare disposizione con anomalie molto positive al largo delle coste Nord americane, lascia pensare a possibili ondulazioni del getto proprio in uscita dal continente, con EA che quindi dovrebbe risultare mediamente positiva.
Spostandoci nel settore Pacifico, troviamo un blob caldo molto rilevante si quasi tutto il Nord Pacifico, anche se negli ultimi giorni si è assistito ad un calo delle ssta al largo delle coste americane. Questo segnale di calo della PDO dovrebbe amplificarsi proprio nel prossimo mese, complice l’affermazione della NINA nelle acque equatoriali pacifiche. Una siffatta situazione ci fa pensare ad un PNA positivo ad inizio mese e ad un successivo calo su valori neutro/negativi.
PREVISIONE QUADRO ITALIA
Il prossimo mese di settembre dovrebbe avere una impronta ben precisa, ci aspettiamo pochi e deboli cambi di pattern. Già la prima parte del mese dovrebbe vedere l’affermazione di questo nuovo pattern, caratterizzato da anomalie positive di geopotenziali in Atlantico e fino ai settori polari del Nord Europa. In questa prima fase gli affondi verso il mediterraneo dovrebbero risultare deboli e piuttosto occidentali con interessamento maggiore dei dottori del Nord Italia che vedrebbero precipitazioni leggermente sopra la media all’estremo nord est e temperature leggermente sotto la media sul settore alpino. Il sud in questa fase sarebbe più protetto dall’anticiclone e vedrebbe temperature leggermente sopra la media, con anomalie maggiori sui settori ionici, e precipitazioni sotto la media su centrali tirreniche e al sud peninsulare.
Un affondo nettamente più intenso e centrale è atteso poco prima di metà mese, si tratterebbe di un passaggio piuttosto deciso per la stagione con temperature sotto la media ovunque tranne all’estremo sud, in maniera più rilevante al nord. Le precipitazioni sarebbero appannaggio del nord e dei settori adriatici anche in questa fase, più asciutte le aree basso tirreniche e le Isole maggiori.
Il pattern suddetto proseguirebbe anche nella seconda parte del mese, anche se con anomalie di geopotenziali meno pronunciate. Proseguirebbe il clima leggermente più fresco della norma al Nord-est mentre sarebbe circa in media altrove, le precipitazioni risulterebbero sopra la media al centro e al nord-est e leggermente sotto all’estremo nord-ovest.
CONSIDERAZIONI FINALI
Le temperature dovrebbero risultare sotto la media al centro nord, con anomalie maggiori procedendo verso nord, in media invece al sud. Ci aspettiamo precipitazioni sopra la norma al nord-est e regioni centrali, specie adriatiche, leggermente sotto sul basso Tirreno.
A cura di Daniele Cavazzoni
---
Proiezioni mensili – AGOSTO 2020
(aggiornamento del 29/07/2020)
PREMESSA
L’estate si avvia verso il suo ultimo mese. In questi primi 2/3 di stagione abbiamo riscontrato una sorta di estate “old style”, con temperature vicine alle medie stagionali ma in un contesto comunque spesso stabile e soleggiato. Le estati post 2000 ci avevano abituato ad un clima fastidioso per il troppo caldo e le uniche eccezioni erano rappresentate da stagioni che per chiudere in media dovevano risultare estremamente instabili (come ad esempio la 2014), quest’anno quindi, per ora, sta rappresentando una piacevole novità.
ANALISI TELECONNETTIVA
Agosto è il mese in cui le fasce tropicali raggiungono il picco di espansione verso Nord. Normalmente verso fine mese si nota l’instaurarsi di un primo abbozzo di Vortice Polare però, ancora per questo mese, ci concentreremo nell’analisi are le dinamiche circolatorie delle medie e basse latitudini.
Nelle ultime settimane abbiamo avuto importanti cambiamenti nelle SSTA in praticamente tutte le porzioni oceaniche che ci interessano. Nel nord Atlantico permane un’AMO straordinariamente positiva e il tripolo si sta indirizzando verso una NAO neutro/positiva. Di contro abbiamo una situazione critica per quanto riguarda i ghiacci artici che sono al loro minimo storico per questo periodo. Questo lascia pensare ad una partenza piuttosto difficoltosa per il VP, ci aspettiamo quindi una NAO sostanzialmente neutra nella media mensile, più positiva nella prima metà e più negativa nella seconda. L’AMO ben positiva dovrebbe portare ad un’EA ancora positiva anche se la NINA ormai pienamente sviluppata nel Pacifico, dovrebbe portare ad un calo di questo indice dopo metà mese. Stesso discorso per quanto riguarda il PNA, la PDO in calo dovrebbero portare ad una fase negativa dell’indice nord Pacifico nella seconda parte del mese, dopo un inizio ancora su valori positivi.
Andiamo infine ad analizzare l’ITCZ che stante le SSTA atlantiche dovrebbe risultare in media o leggermente sopra nella porzione ovest mentre lo IOD in calo e su valori ormai già negativi, dovrebbe favorire una parte est sotto la norma.
PREVISIONE QUADRO ITALIA
La prima parte del mese, all’incirca fino all’inizio della seconda decade compreso, dovrebbe vedere un proseguimento del pattern instauratosi negli ultimi giorni di luglio e quindi con l’espansione di un promontorio anticiclonico di matrice africana verso il mediterraneo centro-occidentale.
Ne conseguirà quindi un clima spesso stabile e molto caldo su gran parte d’Italia, un po’ più ai margini potrebbe risultare la Sicilia che dovrebbe mantenere temperature vicine alla media.
Non ci aspettiamo comunque un pattern bloccato per tutto questo lasso di tempo, sono invece attesi rapidi ingressi di cavi d’onda atlantici a spezzare momentaneamente la calura e a portare un po’ di instabilità segnatamente al nord e zone interne del centro.
Come già annunciato nell’analisi teleconnettiva, ci attendiamo importanti cambiamenti intorno a metà mese, correnti fresche nord atlantiche dovrebbero farsi largo verso l’Europa centrale e fino a raggiungere il bacino del Mediterraneo.
In questa fase il clima dovrebbe farsi più fresco della media, specie al nord e in maniera più intensa al nord-est e fortemente instabile specie nelle zone centrali e al nord-est.
Negli ultimi giorni del mese questo affondi nord atlantici dovrebbero spostarsi leggermente più ad ovest con quindi instabilità e clima leggermente più fresco della media che dovrebbe interessare principalmente il nord Italia mentre clima più stabile e caldo tornerebbe a coinvolgere il Sud Italia.
CONSIDERAZIONI FINALI
Nel complesso il mese dovrebbe risultare in media termica su gran parte del Paese, leggermente sotto la media solo sul settore alpino.
Ci attendiamo precipitazioni sopra la media al centro e al nord-est e leggermente sotto al Sud.
A cura di Daniele Cavazzoni
----
Proiezioni mensili – LUGLIO 2020
(aggiornamento del 26/06/2020)
PREMESSA
L’estate è iniziata in maniera un po’ anomala rispetto a quanto ci aveva abituato negli ultimi anni. Le prime due decadi di giugno infatti sono trascorse con tempo spiccatamente instabile e temperature in media o a tratti anche sotto e pure questo finale del mese, pur più stabile e caldo, è ben lontano dalle forti ondate di caldo che giugno (uno dei mesi che più si è scaldato negli ultimi anni) ha mostrato negli anni scorsi, come ad esempio l’ondata record di fine giugno 2019.
ANALISI INDICI TELECONNETTIVI
Ci avviciniamo al periodo di minor forza per il Vortice Polare (generalmente tra la seconda metà di luglio e l’inizio di agosto) e quindi, come già successo per giugno e come succederà ancora per agosto, non prenderemo in considerazione l’indice AO.
Un indice invece sicuramente importante è la NAO o, più precisamente, la SNAO (Summer-NAO), che rispetto al classico pattern NAO è più alto di latitudine. In questo periodo, quando abbiamo una corrente a getto generalmente debole e frammentata, in fase di analisi assumono parecchia importanza le anomalie superficiali oceaniche, le così dette SSTA (superficial sea temperature anomaly), la disposizione di queste in Nord Atlantico sono associabili ad un tripolo negativo che è predictor di fasi NAO (e SNAO) negativa.
Sempre la disposizione in Nord Atlantico, con un TNA ben positivo lascia pensare ad un’EA che nel prossimo mese dovrebbe chiudere sopra la neutralità mentre negli ultimi giorni si è avuto un calo piuttosto veloce nella zona del Golfo di Guinea, c’è da attendersi quindi un rinforzo del monsone ovest africano e una risalita dell’ITCZ nella sua porzione occidentale nel corso del mese, fino a valori lievemente sopra la media.
Spostandoci nel Pacifico, notiamo una disposizione poco chiara in area PDO e anche la NINA nascente non sta per ora riuscendo a portare un pattern PDO-. Ci attendiamo comunque un PNA senza grandi scossoni, con media mensile lievemente negativa. Infine, stiamo assistendo ad un lieve calo del dipolo nell’oceano indiano (IOD), pur rimanendo per ora su valori ancora neutri.
PREVISIONE QUADRO ITALIA
La prima parte del mese, individuabile all’incirca nella prima decade, dovrebbe essere contraddistinta da una certa invadenza delle correnti atlantiche verso l’Europa centro-occidentale e settentrionale. Di risposta, un promontorio amticiclonico di matrice continentale si alzerà su Balcani ed est Europa. L’Italia si verrà quindi a trovare in una sorta di “terra di mezzo” tra queste due opposte masse d’aria, con maggiori interferenze oceaniche al nord e instabilità sulle regioni a Nord del Po, in un contesto comunque lievemente sopra la media termica, mentre il Sud sarebbe più protetto dall’anticiclone con possibile onda di caldo dal carattere prefrontale. È verosimile un lento spostamento verso est della saccatura atlantica sul finire della prima decade con, quindi, maggiore instabilità anche sulle regioni tirreniche e la Sardegna.
Già prima di metà mese il clima potrebbe farsi nuovamente più dinamico sul comparto europeo, in Atlantico dovrebbe ripresentarsi una forte “spalla” dell’anticiclone oceanico con inserimenti di aria fresca nord-atlantica verso l’Europa centro-occidentale.
In una siffatta configurazione, il nostro Paese dovrebbe risentire delle influenze instabili a fasi alterne un po’ su tutto il territorio ma ancora maggiormente presenti al Nord. Le temperature dovrebbero risultare circa in media al centro-nord mentre il Sud potrebbe ancora avere anomalie positive a causa di una maggiore invadenza dell’anticiclone, specie durante i prefrontali.
CONCLUSIONI
Nel complesso, il prossimo mese di luglio, dovrebbe vedere precipitazioni sopra la media sul settore alpino ed estremo nord-est e leggermente sotto sulle aree del nord a sud del Po, sul medio adriatico e al sud. Le temperature risulterebbero circa in media al nord, leggermente sopra al centro e sopramedia al Sud.
A cura di Daniele Cavazzoni
--
Proiezioni mensili – GIUGNO 2020
(aggiornamento del 26/05/2020)
PREMESSA
Siamo negli ultimi giorni della primavera meteorologica, stagione che è stata contraddistinta purtroppo dal proseguimento del clima più secco e caldo della norma che ci accompagna ormai da parecchi mesi.
Per le aree a sud del Po, la stagione estiva è quella asciutta per eccellenza, è quindi difficile pensare ad un ripianamento del deficit in questi mesi in queste zone.
ANALISI INDICI TELECONNETTIVI
Siamo ormai già pienamente nel regime estivo per quanto riguarda il VP, in stratosfera a seguito del Final Warming avvenuto a fine aprile, abbiamo avuto la consueta inversione delle correnti zonali che ci accompagnerà fino alla nuova nascita del VPS a settembre. Per questo motivo in questi tre mesi estivi, lasceremo da parte l’analisi della colonna del vortice polare e ci concentreremo maggiormente sugli aspettipiù forzanti in questa stagione.
Il tripolo Atlantico è ormai chiaramente improntato in fase negativa e questo, unito alla ormai cronica crisi dei ghiacci artici che quest’anno sembra ancora più ragguardevole, fa pensare ad una NAO tendenzialmente negativa nel prossimo mese.
Nel Pacifico sembra riemergere il segnale PDO-, sicuramente incentivato anche dalla Nina incombente; per questo riteniamo che il PNA possa tornare verso valori negativi dopo la breve parentesi leggermente positiva di questo mese di maggio.
Tornano in Atlantico, notiamo come sia TNA (Tropical North Atlantic) che TSA (Tropical South Atlantic) siano ben positivi, indice di un’AMO su valori nettamente positivi come non si vedeva da tempo. Questo se è vero che dovrebbe mantenere un ITCZ vicino alla media nella sua parte ovest, allo stesso tempo potrebbe garantire una buona espansione delle fasce tropicali con EA che quindi risulterebbe leggermente positivo. Ci aspettiamo invece una porzione orientale dell’ITCZ sotto la media nel prossimo mese, complice lo IOD in calo.
PREVISIONE QUADRO ITALIA
Ci attendiamo un primo mese estivo generalmente dinamico, senza la vera affermazione di un pattern dominante. I principali centri di anomalia barica positiva dovrebbero mantenersi ben lontano dal nostro Paese e questo potrebbe portare a frequenti irruzioni da nord o da nord-est (più probabili nella prima metà) e da ovest (con più probabilità nella seconda parte). Questi passaggi saranno comunque intervallati da fasi anticicloniche, con maggiore insistenza al Sud che, specie nella seconda parte del mese, potrebbe essere colpiti da un’intensa ma breve onda di calore. Più ai margini il nord Italia che potrebbe avere temperature vicine alla norma e clima instabile per gran parte del mese.
CONCLUSIONI
Ci attendiamo mediamente temperature intorno alla media al nord-ovest e aree tirreniche e leggermente sopra la media altrove, con scarti maggiori sui settori di sud-est. Precipitazioni previste sopra la media al nord, specie nord-ovest, e leggermente sopra anche sulla Toscana, in media altrove.
A cura di Daniele Cavazzoni
--
Proiezioni mensili – MAGGIO 2020
(aggiornamento del 28/04/2020)
PREMESSA
Ci apprestiamo ad entrare nell’ultimo mese della primavera meteorologica, primavera che ad ora è trascorsa senza grossi scostamenti rispetto alla media per quanto riguarda le temperature mentre le precipitazioni sono sotto la norma, specie in questo mese di aprile. Se a questo aggiungiamo un inverno tra i più secchi in assoluto, possiamo comprendere la necessità che questo maggio ci possa riservare preziose precipitazioni in vista dell’estate, stagione secca per eccellenza nelle regioni a sud del Po.
QUADRO TELECONNETTIVO
Proprio in questi giorni stiamo avendo l’ormai famoso Final Warming in stratosfera. Inversione zonale dei venti che ci accompagnerà fino alla nuova rinascita del Vortice Polare Stratosferico ad inizio autunno.
Il notevole forcing troposferico, avvenuto nei giorni scorsi, con richiamo di flussi di calore verso la strato, ha sicuramente avuto un effetto determinante nel processo di attivazione del FW, i livelli di concentrazione di ozono sul Polo sono ancora su valori estremamente bassi e questo fa pensare che per avere un più consono Final di tipo radiativo, avremmo dovuto attendere ancora qualche settimana.
Da questa particolare tipologia di attivazione è lecito attendersi una maggiore influenza del warming in troposfera. Dopo una partenza in leggera positività, ci attendiamo un calo dell’AO dalla seconda decade su valori neutri.
Lo stesso andamento crediamo possa avere anche la NAO che potrebbe esordire su valori neutri per poi scendere verso una fase di leggera negatività nonostante le SSTA in Nord Atlantico siano ancora impostate verso la NAO+.
Le stesse SSTA fanno pensare ad un EA negativo per il prossimo mese e, spostandoci nel Pacifico, la nuova modifica in area PDO con pattern ibrido, ci fa credere che il PNA possa restare intorno alla neutralità. Apriamo una parentesi anche per la linea di convergenza intertropicale, la cui analisi ci accompagnerà anche nei mesi estivi; ci attendiamo una buona attività del monsone nell’Africa occidentale quindi l’ITCZ dovrebbe risultare sopra la media nel settore ovest.
PREVISIONE QUADRO ITALIA
Il mese si aprirà con l’affondo di una saccatura al largo del Portogallo, di risposta un promontorio anticiclonico di origine africana si eleverà sull’Europa occidentale e fino alle Isole Britanniche. Questa sarà l’occasione per una prima moderata ondata di caldo sul nostro Paese, con maggiore interessamento delle nostre regioni occidentali e settentrionali. Qualche sbuffo da est potrebbe invece portare instabilità sulle regioni del medio e basso adriatico pur sempre in un contesto termico sopra alla media.
Già verso la fine della prima decade, lo spostamento verso ovest delle figure bariche porterà ad un avvicinamento da ovest della suddetta saccatura atlantica. In questa fase è probabile un peggioramento del tempo al centro-nord con calo delle temperature che si porterebbero in queste zone vicine alla media o leggermente sotto.
Un ulteriore spostamento verso est è atteso dopo metà mese, correnti nord atlantiche dovrebbero entrare con più facilità sul mediterraneo centrale, in possibile successiva chiusura a goccia fredda. Possibile quindi instabilità specie al centro-sud con temperature leggermente sotto la media ovunque e in maniera più accentuata al Sud.
CONCLUSIONI
Ci aspettiamo un mese nel complesso in media termica un po’ ovunque e leggermente sotto all’estremo Sud.
Le precipitazioni dovrebbero risultare leggermente sotto la media al nord e sopra al centro sud.
A cura di Daniele Cavazzoni
--
Proiezioni mensili – APRILE 2020
(aggiornamento del 28/03/2020)
PREMESSA
Il mese di marzo ha portato un parziale cambio di pattern rispetto a quanto avuto durante l’inverno meteorologico, nella prima parte del mese sono tornate le piogge specie al nord Italia e a fine mese è arrivata una forte ondata di freddo che ha interessato soprattutto le regioni adriatiche.
ANALISI INDICI TELECONNETTIVI
Continua la straordinaria fase di forte attività del Vortice Polare, specie in medio-bassa stratosfera. Livelli di ozono molto bassi, su valori praticamente estivi, ci fanno pensare che non avremo un Final Warming di tipo early e quindi che non avverrà nella prima metà del mese ma è possibile che non avvenga neppure per tutto il mese. La troposfera, nonostante la buona attività d’onda in questo finale di marzo, non sembra in grado di apportare seri disturbi al VPS e quindi ci aspettiamo un’AO ancora leggermente positiva anche nel prossimo mese.
Dopo questa breve fase attuale, le vorticità dovrebbero posizionarsi nuovamente sul settore Groenlandese-Nord Atlantico e considerando le anomalie oceaniche atlantiche, crediamo che anche la NAO continui su valori positivi.
Spostandoci nel Pacifico invece, è ormai pienamente attiva la fase PDO, che dovrebbe indirizzare anche il PNA su valori negativi.
Infine, ci aspettiamo un indice EA negativo.
PREVISIONE QUADRO ITALIANO
Il mese si aprirà con i residui dell’azione artica di fine marzo, clima freddo e possibili precipitazioni, nevose anche a bassissima quota, interesseranno specie le regioni adriatiche nel primissimo giorni del mese. Un miglioramento non dovrebbe comunque tardare ad arrivare, già il primo fine settimana di aprile vedrà clima stabile e mite un po’ su tutto il Paese. Questo regime anticiclonico dovrebbe proteggere un po’ tutta Italia fino alla fine della prima decade.
L’affondo di una saccatura atlantica sull’Europa occidentale dovrebbe aprire la seconda decade, clima mite che proseguirebbe ma con precipitazioni possibili specie al Nord ed aree tirreniche.
Un nuovo cambiamento di configurazione è previsto verso metà mese, un allentamento delle vorticità sul Nord Europa dovrebbe portare ad un’espansione verso nord dell’Hp che nel frattempo si era portato sull’est Europa. Possibili interferenze basso atlantiche potrebbero entrare comunque nel Mediterraneo, temperature vicine alla media su tutto il territorio e qualche precipitazione possibile su tutti isettori, pur alternata a fasi più asciutte.
CONCLUSIONI
Il prossimo mese di aprile dovrebbe chiudere leggermente sopra la media termica in tutto il Paese. Le precipitazioni dovrebbero seguire lo stesso schema con anomalie leggermente positive in tutta Italia.
A cura di Daniele Cavazzoni
---
Proiezioni mensili – MARZO 2020
(aggiornamento del 25/02/2020)
PREMESSA
Sta per terminare una stagione invernale contraddistinta da clima oltremodo stabile e mite sul nostro territorio, le ondate di freddo sono state esigue e limitate nel tempo e nello spazio. Testimonianza di questo ne è l’assoluta mancanza di neve su tutta la dorsale appenninica mentre l’arco alpino ancora beneficia delle importanti nevicate ricevute a fine autunno e di qualche raro episodio avuto in questo trimestre.
ANALISI INDICI TELECONNETTIVI
Il Vortice Polare Stratosferico continua ad essere estremamente freddo e compatto con valori da record sia per lo zonal Wind che per le temperature e anche per il NAM. In Troposfera risentiamo pienamente degli effetti di questa particolare condizione in Stratosfera, il condizionamento perdura ormai da oltre 40 giorni e non c’è alcun segnale di un suo esaurimento in tempi brevi. Il lungo periodo di estrema compattezza del VPS, sta portando anche a valori di ozono molto bassi nella stratosfera polare e quindi, ricordando che è proprio la concentrazione di ozono sulla verticale del Polo a decretare l’inversione zonale nel semestre caldo e la “morte” del Vortice Polare Stratosferico, con molta probabilità non assisteremo, nel mese di marzo, al Final Warming, che quindi risulterà di tipo late. Per questi motivi ci aspettiamo ancora un’AO positiva per gran parte del mese.
Difficile sarà assistere ad un cambio di segno anche dell’indice NAO, la disposizione delle SSTA in Atlantico, con chiaro e robusto tripolo positivo, unita all’inerzia delle vorticità a posizionarsi sul nord Atlantico, lasciano infatti pensare ad una NAO ancora positiva per il prossimo mese.
Spostandoci in Pacifico, siamo ormai pienamente entrati in ciclo PDO- e questo potrebbe portare ad un PNA più spesso in territori negativi.
Infine, l’EA dovrebbe risultare circa neutra, con fase positiva nella prima metà del mese e più negativa nella seconda.
PREVISIONE QUADRO ITALIANO
L’inizio del mese dovrebbe apportare un cambio piuttosto netto rispetto a quanto avuto a febbraio. Ci attendiamo un sensibile abbassamento del getto in ingresso sull’Europa con fronti atlantici più organizzati anche alle latitudini medio-basse e tempo spesso perturbato su tutto il Paese.
Le temperature dovrebbero risultare intorno alla media in una prima fase mentre successivamente un maggiore apporto di aria artica potrebbe portare anche temperature leggermente sotto la media al centro-nord.
Probabili, in questa fase, nevicate finalmente anche in Appennino fino a quote medio-basse.
Un nuovo progressivo innalzamento del jet-stream in Atlantico, dovrebbe aversi verso metà mese, con anticiclone nuovamente in espansione verso l’Europa occidentale e in modesta elevazione verso il nord Atlantico e discese di aria artica sull’Est Europa. Ne consegue, per il nostro territorio, un miglioramento del tempo. Qualche temporaneo sbuffo da est potrebbe portare a qualche lieve disturbo sull’alto Adriatico in un contesto termico intorno alla media del periodo su gran parte d’Italia e leggermente sopra sulle regioni tirreniche e Sardegna.
CONCLUSIONI
Il prossimo mese dovrebbe risultare nel complesso in media termica al Nord e medio adriatico e leggermente sopra la media al Sud e centrali tirreniche. Le precipitazioni invece, sopra la norma al Nord est e al centro e leggermente sotto al nord-ovest ed estremo sud.
A cura di Daniele Cavazzoni
-----------
Proiezioni mensili – FEBBRAIO 2020
(aggiornamento del 01/02/2020)
PREMESSA
I primi 2/3 dell’inverno sono trascorsi praticamente senza nessuna significativa ondata di freddo sull’Europa centro-meridionale e con forti anomalie positive di geopotenziali e di temperature.
Clima stabile e mite che ha interessato anche il nostro Paese, con nevicate praticamente assenti su tutte le nostre regioni, ad esclusione di episodi sporadici sull’arco alpino.
ANALISI INDICI TELECONNETTIVI
I disturbi che abbiamo avuto ai danni del Vortice Polare Stratosferico nel mese di dicembre, principalmente a carico della prima onda, hanno portato alla compressione di massa delle vorticità in stratosfera. VPS che quindi risultava freddo e profondo ma fuori sede. Nel mese di gennaio, il riposizionamento del core nei pressi del polo geografico ha portato ad una forte impennata dell’indice NAM che il 12 del mese ha superato la soglia critica decretando l’Evento Stratosferico Estremo di tipo cold.
Come da letteratura, questi eventi portano generalmente ad un condizionamento troposferico con AO mediamente positiva per almeno 30 giorni dalla data di inizio dell’ESE. Siamo tutt’ora nel pieno di questo condizionamento e ci aspettiamo che questo condizionerà anche buona parte del mese di febbraio con indice AO che dovrebbe permanere positiva nelle prime due decadi.
In associazione all’AO, anche la NAO è positiva già da parecchie settimane a causa della disposizione delle vorticità in seno al Vortice Polare Troposferico sul settore Nord-Atlantico e della riemersione di un coriaceo tripolo positivo delle SSTA dello stesso oceano.
Per questi motivi, crediamo che difficilmente questo indice possa calare fino a valori negativi in questo mese.
Da inizio inverno abbiamo avuto una scarsa attività d’onda in Pacifico, probabilmente anche a causa di una convezione tropicale spesso sopita.
Questo ha favorito l’insorgenza dell’ESE Cold e il tutto si nota dalla scarsa ampiezza del PNA da inizio stagione. Anche in questo caso ci aspettiamo una prosecuzione del pattern attuale, con PNA che dovrebbechiudere intorno alla neutralità.
Per finire, la reiterazione della configurazione con vorticità sbilanciate in Nord-Atlantico unite ad un getto piuttosto basso in oceano, lasciano pensare ad un EA positiva.
PREVISIONE QUADRO ITALIANO
Il mese si aprirà con un promontorio anticiclonico in espansione da ovest verso l’Italia. Clima ancora stabile e molto mite su tutto il Paese.
Un modesto e rapido movimento meridiano dell’HP porterà un veloce cambiamento nella seconda parte della prima decade quando è previsto l’ingresso di aria fredda di estrazione artica, specie sulle nostre regioni adriatiche del centro-sud. Un rapido peggioramento è atteso in quelle zone con neve che scenderà fino a quote basse mentre il sensibile calo termico interesserà tutte le regioni ma risulterà più marcato e duraturo al centro-sud.
Un nuovo impulso dalla stratosfera porterà un rinforzo zonale già all’inizio della seconda decade. L’anticiclone si espanderà nuovamente da ovest verso la nostra penisola apportando un miglioramento anche nelle regioni centro-meridionali e un progressivo rialzo termico ad iniziare dalle regioni settentrionali. Clima stabile e mite che dovrebbe perdurare per tutta la seconda decade.
Progressivamente, in ultima decade, si andrà incontro ad un calo delle velocità zonali con marginalizzazione del getto in Atlantico e possibilità di elevazione verso nord dell’anticiclone europeo che comunque dovrebbe mantenere una salda radice sul mediterraneo centrale.
In questo caso avremmo un raffreddamento dell’Europa Orientale mentre gran parte del resto del Vecchio Continente rimarrebbe sotto anomalie termiche positive, compreso il nostro Paese. A tratti, correnti umide da sud-ovest potrebbero apportare qualche precipitazione al nord Italia con neve che sarebbe però relegata a quote alte.
CONCLUSIONI
Il prossimo mese di febbraio dovrebbe risultare sopramedia termica su tutta Italia, anche di molto al Nord. Le precipitazioni crediamo possano chiudere sottomedia su gran parte del Paese, scarti minori rispetto alla media nelle regioni settentrionali che comunque vedrebbero fenomeni solamente in ultima decade.
A cura di Daniele Cavazzoni
-----------
Proiezioni mensili – GENNAIO 2020
(aggiornamento del 24/12/2019)
Siamo in procinto di entrare nel mese centrale dell’inverno, stiamo lasciando un dicembre movimentato ma allo stesso tempo molto mite a livello italiano.
In questo periodo il Vortice Polare Stratosferico mediamente raggiunge il suo apice. Quest’anno, fino ad ora, la trottola Polare, nei piani più alti dell’atmosfera, si è presentata spesso molto compatta con valori di geopotenziale e di temperatura molto bassi ma allo stesso tempo dislocata al di fuori del Polo geografico e a tratti di forma allungata a causa della contemporanea spinta di entrambe le onde stratosferiche.
Questa eccentricità e la forma ellittica hanno per ora evitato il raggiungimento di elevati valori del NAM, evitando l’ESE cold che avrebbe potuto condizionare la troposfera (AO/NAO ++) per tutta la prima metà dell’inverno.
Nonostante non sia avvenuto questo Evento Stratosferico Estremo di tipo cold, la Stratosfera può comunque influenzare le quote sottostanti attraverso la trasmissione di moto causata dalle elevate vorticità potenziali.
Questo è infatti quello che a tratti ci aspettiamo per il mese entrante, il VPS dovrebbe continuare a subire i disturbi principalmente dalla prima onda e questo, oltre a dislocare la massa del Vortice Polare sull’Eurasia, porterà ad un ulteriore incremento delle vorticità.
Dicevamo però che avverrà solo a tratti, questo perché la trasmissione di moto sarà resa più difficoltosa da vorticità piuttosto blande in bassa stratosfera, ci aspettiamo quindi un’AO leggermente positiva nel nuovo mese, con valori maggiori nella prima e nell’ultima parte mensile mentre la parte centrale potrebbe vedere valori neutri o leggermente negativi a causa della dislocazione del Vortice Polare al di fuori del Polo geografico.
Nei momenti di maggiore trasmissione strato-tropo e quindi verosimilmente ancora nella prima e nell’ultima parte del mese, ci aspettiamo che il VPT risulterà più invadente verso il settore Atlantico ed europeo con NAO quindi spesso positiva, anche se la permanenza del getto piuttosto bassa, come intuibile anche dalle SSTA atlantiche, dovrebbe evitare valori elevati. L’assenza di disturbi sul settore Pacifico unita a ssta “ibride” in quella zona, lasciano pensare ad un PNA leggermente positivo.
Infine la già citata dislocazione del Vortice Polare Troposferico e la disposizione delle ssta atlantiche spingono verso un TNH ed un EA anch’essi positivi.
La prima parte del mese di gennaio dovrebbe vedere l’affermazione di un pattern zonale sull’Europa, correnti tese ovest-est dovrebbero entrare dall’oceano verso il continente facendo arretrare nuovamente l’aria gelida continentale che a fine anno investirà l’est Europa.
Qualche modesto cavo d’onda potrebbe interessare la zona balcanica in un contesto comunque anticiclonico sul Mediterraneo.
Clima asciutto e mite al centro-nord mentre qualche pioggia potrebbe interessare le regioni meridionali che dovrebbero vedere temperature più vicine alla media.
Come dicevamo sopra, la parte centrale dovrebbe essere quella più invernale un po’ su tutta Europa. Un temporaneo allentamento della corda zonale con calo di AO e NAO, dovrebbe portare alla formazione di maggiori blocchi in Atlantico con discese di aria artica più probabili sull’Europa centro-orientale.
Anche il nostro Paese dovrebbe risentire di tale manovra con clima più freddo della norma su tutte le regioni e precipitazioni più abbondanti al centro sud e regioni adriatiche.
In questa fase non sono da escludere nevicate anche in pianura e sulle coste sulle regioni orientali del Nord e sulle zone adriatiche.
L’ultima parte del mese, individuabile all’incirca verso l’ultima decade, dovrebbe riportare un rinforzo delle correnti zonali. Il getto potrebbe però rimanere basso e in ingresso diretto sul bacino occidentale del Mediterraneo. Correnti oceaniche che porterebbero precipitazioni sparse un po’ su tutte le nostre regioni con temperature sopra la norma al Sud e più vicine ad essa al Nord.
In una prima fase non sono da escludere ulteriori nevicate al Nord (stavolta favorito il nord-ovest) per sovrascorrimento umido su cuscino freddo preesistente mentre successivamente l’erosione di questo cuscino freddo dovrebbe portare la neve a cadere solo a quote medie in Appennino e medio-basse sulle Alpi.
Nel complesso:
il mese dovrebbe chiudere sottomedia termica su tutto il Paese, grazie soprattutto alla parte centrale del mese.
Le precipitazioni sarebbero in media al centro-nord e sopra la media al Sud.
A cura di Daniele Cavazzoni
A cura di: Daniele Cavazzoni