RIASSUNTO CLIMATOLOGICO DEL 2017 A PARMA
Anche nel 2017 è proseguito il trend al riscaldamento che ha avuto una significativa accelerazione a partire dalla seconda metà degli anni ottanta e contrassegnato specialmente gli anni duemila. Il 2017 ha chiuso con una media di 15,7° (superiore alla norma di 1,4°), e si colloca a Parma città al secondo posto nella graduatoria degli anni più caldi (di seguito i primi 5):
2014: 15,90°
2017: 15,75°
2015: 15,66°
2007: 15,64°
2003: 15,56°
Ai primi 10 posti figurano tutte annate comprese negli ultimi 17 anni. Aggregando la media in blocchi di 10 anni si evidenzia chiaramente il forte aumento della temperatura che si è verificato a partire dalla seconda metà degli anni 80:
anni 50: 13,34°
anni 60: 13,58°
anni 70: 13,65°
anni 80: 13,69°
anni 90: 14,50°
2001/10: 14,99°
2011/17: 15,46°
Fino agli anni ‘80 il riscaldamento è stato graduale e abbastanza contenuto per poi impennarsi vistosamente; la differenza fra la media degli ultimi sette anni e il decennio anni 50 del secolo scorso è addirittura di 2,12°.
Nel 2017 solo due mesi sono risultati sotto norma: gennaio con uno scarto di –0,4°, e settembre di -1,0°; mentre la differenza maggiore verso il corrispondente valore normale lo hanno avuto marzo con +3,3° e giugno con +3,1°. Molto calde sono state la primavera (+2,1°), e l’estate (+2,5°), entrambe collocatesi al secondo posto assoluto dopo rispettivamente il 2007 e il 2003; l’inverno e l’autunno invece hanno contenuto il divario a +0,6° e +0,4°.
Tre sono stati i record termici battuti nell’anno (ovviamente di caldo): il record annuale della media delle massime con 20,46° (+1,76° sul nomale), avendo superato addirittura il 2003 che si fermò a 20,32°; e i record di media massime e media decadica della terza di maggio. Di rilievo il fatto che in 140 anni di misure solo in cinque casi la media annuale delle massime ha superato la soglia dei 20 gradi ( di cui quattro negli anni duemila): 2017, 2003, 2007, 1945, 2015.
L’annata oltre che calda è risultata anche molto siccitosa, perché il totale delle precipitazioni si è fermato a 537 mm, equivalente al 71% della norma (-29%); il valore di riferimento per Parma città è di 761 mm, calcolato sul trentennio 1981-2010. L’ultimo anno più asciutto dell’attuale è stato il 1989 con 511 mm. Nel complesso il 2017 si colloca al sesto posto fra le annate più siccitose della serie storica cittadina dietro nell’ordine a: 1983, 1945, 1883, 1989 e 1952.
Nella serie pluviometrica il 2017 piazza un record: quello del mese di gennaio più asciutto con 0 mm; mentre sono quattro i mesi sopra norma: febbraio, giugno, settembre e novembre.
Al contrario della temperatura aggregando i dati per decennio non si evidenzia per le precipitazioni un trend altrettanto chiaro:
anni 50: 788
anni 60: 868
anni 70: 978
anni 80: 686
anni 90: 782
2001/10: 817
2011/17: 763
La siccità che ha caratterizzato l’anno sembra aver avuto una svolta positiva a partire dal mese di settembre: infatti se nei primi otto mesi il deficit era stato del 46%, negli ultimi quattro questo si è ridotto al 6%.
Ultima annotazione riguardo al totale annuale dei giorni di pioggia che, sopra la soglia di 1 mm, sono stati 49 pari a -35% rispetto alla norma; questo valore molto basso diventa il nuovo record assoluto avendo superato di 5 il precedente che risaliva addirittura ad oltre 150 anni fa:
2017: 49
1861: 54
1983: 55
A cura di: P.Fantini, S.Monica