REPORT CLIMATICO MARZO 2017
Secondo la tradizione il mese di marzo dovrebbe essere “pazzerello”, sinonimo di spiccata instabilità per la sua natura di mese cerniera fra l’inverno e la primavera; mai detto popolare fu più smentito quest’anno.
Causa l’instaurarsi e il perdurare di un vasto campo di alta pressione sull’Europa centro-meridionale, il mese di marzo 2017 si è travestito quasi da maggio, caratterizzandosi per una vistosa anomalia positiva di temperatura media: +3,3°.
Con pochissimi passaggi perturbati e nessuna irruzione fredda l’andamento decadico ha mostrato un sopra media costante:
1° decade: +3,9° (3° più calda )
2° decade: +2,3° (10° più calda)
3° decade: +3,7° (3° più calda)
Il mese quindi si è classificato al 2° posto in assoluto fra i più caldi dopo il 2012, riuscendo a superare la soglia dei 13° di media per la terza volta in circa 140 anni:
2012: 13,70°
2017: 13.45°
1994: 13,40°
Il maggior contributo alla determinazione dell’anomalia finale è stato offerto dalle temperature massime che hanno fatto segnare uno scarto di +4,1° (con estrema massima di 26,0° il giorno 30); mentre l’anomalia sulle minime è stata di +2,6° (con estrema di 3,3° il giorno 13). Unica "consolazione": non è stato battuto il record di estrema massima che rimane di 28,6° (21 marzo 2002).
Oltre alla mitezza, anche la mancanza di precipitazioni ha assunto carattere di eccezionalità, quasi da mese estivo: sono solo 13,0 i mm caduti per un deficit complessivo di -78% e solo 3 giorni superiori al millimetro (norma 6).
In questo caso il mese si colloca al 15° posto fra i più secchi.
Purtroppo la fase siccitosa inizia a farsi pesante: in città negli ultimi 9 mesi (da giugno 2016), solo in febbraio abbiamo raccolto un quantitativo di acqua sopra la norma; nei restanti 8 mesi predomina il segno meno con gennaio addirittura per la prima volta nella storia a 0 mm; lo scarto complessivo dei 9 mesi è di -50% ( -50% anche dall’inizio dell’anno ).
Andamento Tmin, Tmax, Pioggia presso nostra stazione Parma est
A cura di: P.Fantini, S.Monica