La nevicata del 6 febbraio 2015 - che ha accumulato in pieno centro storico 34 cm - entra negli annali della meteorologia Parmense: in città non si superavano i 30 cm in un giorno da ben 61 anni, ovvero dal 4 gennaio 1954 in cui ne caddero però 50 (+20 il giorno dopo).
Se consideriamo il solo mese di febbraio, sopra i 30 cm in un giorno ci siamo andati l'ultima volta il 20 febbraio 1933 (41,5 cm)... addirittura 82 anni fa.
L'equivalente in acqua è stato notevole: ben 66 mm (per la sola neve fusa) dalle 19 di giovedi alle 19 di venerdi. In tutta la decade, siamo a 109 mm (dato che potrebbe essere leggermente sottostimato dal riscaldatore acceso ).
Quindi il rapporto di conversione è stato di circa 1 a 2: 1 cm di neve per quasi 2 mm di precipitazione; indice di neve particolarmente pesante e bagnata. Ecco il perchè della caduta di numerosi alberi e tensostrutture.
Si è trattato della settima più intensa in un singolo giorno (dal 1899); fra parentesi è riportato il rapporto di conversione acqua/neve (la neve standard ha un rapporto di conversione 1:1, 1cm=1mm), per evidenziare la particolarità della pesante e dannosa nevicata del 6 febbraio.
03.01.1911 : 64,0 (0,8)
04.01.1954 : 50,0 (1,1)
13.12.1933 : 46,5 (0,7)
20.02.1933 : 41,5 (0,9)
18.01.1940 : 36,5 (0,9)
25.02.1909 : 36,0 (1,0)
06.02.2015 : 34,0 (1,9)
L’ultima nevicata abbondante giornaliera in ordine di tempo (ma < a 30 cm) in città è del 10 marzo 2010 con 22,0 cm (1,1); mentre sono 32,0 i cm caduti fra il 26 e il 27 gennaio 2006 (0,7).
Piazza Garibaldi la mattina del 6 febbraio 2015
La webcam del nostro osservatorio Parma est alle ore 7:50 del 6 febbraio 2015
San Lazzaro
Situazione sinottica alle ore 3.00 locali del 6 febbraio 2015
Gli accumuli nevosi previsti dal nostro modello LAM-HRRR qualche ora prima dell'evento.
Innevamento visto dal satellite lunedì 9 febbraio 2015
E questo l'ultimo "baluardo nevoso", nel pomeriggio del 18 febbraio, ovvero ben 12 giorni dopo la nevicata (indicate coi due puntini gialli le città di Cremona e Parma):
A cura di: S.Monica, P.Fantini