RIASSUNTO CLIMATOLOGICO GIUGNO 2020
L'assenza di una figura di alta pressione consolidata ha condizionato le prime due decadi del mese ritardando l'avvio in grande stile dell'estate come eravamo abituati a vedere negli ultimi anni.
La latitanza delle alte pressioni ha prodotto una spiccata instabilità atmosferica foriera di precipitazioni frequenti, localmente abbondanti (accompagnate anche da grandine), per la natura prevalentemente temporalesca dei fenomeni.
Quasi in coincidenza con l'inizio dell'estate astronomica lo scenario barico è virato verso la stabilità grazie alla rimonta dell'alta pressione delle Azzorre che ha portato anche da noi il caldo tipicamente estivo.
In conseguenza di questa particolare disposizione atmosferica le prime due decadi del mese sono risultate più fresche della norma mentre la terza più calda:
1° dec: 21,0° (-0,5°)
2° dec: 21,9° (-0,7°)
3° dec: 26,7° (+2,5°)
L'ultima volta in ordine di tempo in cui le prime due decadi del mese hanno avuto un andamento più fresco della norma è stato quattro anni fa e, negli anni duemila, solo in tre occasioni l'estate è partita zoppicando: 2008, 2016 e 2020.
Il mese di giugno chiude quindi con una media (23,2°) superiore alla norma trentennale di riferimento 1981-2010 di soli 0,35°, risultando il più fresco degli ultimi 7 anni; di più, il giugno 2020 rimane più fresco di 1,1° in rapporto alla media degli anni duemila: periodo nel quale il riscaldamento generalizzato si è particolarmente concentrato.
Nello specifico anche la media delle massime (28,7°), e la media delle minime (17,7°) hanno fatto segnare scarti positivi contenuti di 0,3° e 0,4° rispettivamente. L'estrema massima è stata di 34,2° il giorno 28 ed è stato questo l'unico giorno in cui la temperatura è salita oltre i 34 gradi (contro i 5 come numero medio per gli anni duemila).
L'estrema minima di 14,1° del giorno 12 è il valore più basso raggiunto negli ultimi 7 anni.
Molto bene il mese si è comportato sul piano dell'afa che è poi l'aspetto che più inquieta durante i mesi estivi: ebbene i giorni afosi sono stati solo due contro, ad esempio, i 12 dell'anno scorso o gli 8 della norma. Un numero cosi basso di giorni afosi non lo si vedeva in giugno da 25 anni (1995).
E veniamo al capitolo precipitazioni nota dolente di questo 2020: il mese con un bottino di 63,6 mm diventa il più prolifico del semestre e l'unico a far registrare un surplus, benchè limitato, sulla norma: +3%.
SITUAZIONE PRIMO SEMESTRE
Giugno oltre che primo mese dell'estate è anche il mese conclusivo del primo semestre ed è quindi il caso di fare il punto della situazione a metà anno sui due parametri principali: temperatura e precipitazioni.
La temperatura media 14,0° eccede la norma di 1,7° e colloca il semestre al quarto posto fra i più caldi dopo 2007, 2014 e 2017; la pioggia totale di 187 mm accusa un deficit di -46% e risulta il secondo periodo più secco in assoluto dopo i 165,5 mm del 1952.
A cura di: P.Fantini