IL "NON INVERNO" 2019-2020 A PARMA
Con il 29 di febbraio si è chiuso quello che passerà alla storia meteo-climatica come il peggior inverno che si sia mai registrato a Parma (e non solo); anzi un non inverno, quasi un autunno solo un pò più freddo.
Un inverno che verrà ricordato per la scarsità di precipitazioni (specie nel bimestre gennaio-febbraio) e per le rare incursioni fredde. Ovviamente con un andamento trimestrale caratterizzato da due mesi su tre record a livello di temperatura media, anche l'intera stagione non poteva certo mancare di diventare la più mite mai osservata negli ultimi 150 anni.
La seguente tabellina riassume bene quanto detto:
Dicembre 2019 : media 7,0° (+3,0° sulla norma e record)
Gennaio 2020 : media 5,6° (+2,5° sulla norma e ottavo più mite)
Febbraio 2020 : media 9,6° (+4,3° sulla norma e record)
Inverno 2020 : media 7,4° (+3,3° sulla norma e record)
Sui 91 giorni del periodo invernale ne abbiamo avuti solo 8 (il 9%) con media inferiore alla norma: 6 a dicembre, 2 a gennaio e nessuno a febbraio.
I giorni di gelo complessivi sono stati appena quattro (uno a dicembre e tre a gennaio), stabilendo anche in questo caso il nuovo record contro i 9 giorni dell'inverno 2006/2007 che deteneva il poco invidiabile primato .
L'elevato soleggiamento ha contribuito all'aumento record della media invernale delle massime che con un valore di 11,0° (+3,8° sulla norma), ha superato per la prima volta nella storia la doppia cifra; ed i giorni con massima superiore ai 10 gradi sono stati in tutto 50 (il 55% del totale).
La media invernale delle minime di 3,4° (+3,3° sulla norma), non è stata in questo caso record limitandosi ad occupare il terzo posto dietro al 2007 e al 2014.
Purtroppo questo inverno si inserisce in un trend sfavorevole che vede gli anni duemila testimoniare un cambiamento climatico evidente in quanto ben otto dei primi dieci inverni più miti sono appunto recenti (tranne il 1998 quinto e il 1994 decimo).
Un pò meglio le cose sono andate dal punto di vista pluviometrico benchè il totale delle precipitazioni raccolte sia stato ampiamente deficitario, ma se non altro senza scomodare alcun record negativo.
Il totale di 84,0 mm rappresenta il 58% del valore normale (-42%) e colloca l'attuale inverno al 18° posto fra i più secchi; il peggiore inverno in assoluto rimane il 1990 con 34,8 mm.
Al contrario della temperatura fra i primi dieci inverni più siccitosi ne figura solo uno appartenente agli anni duemila: il 2000 (64,4 mm) al settimo posto.
Con gli 1,5 cm di neve misurata (valore medio trentennale 22) è stato evitato di allungare la serie degli inverni senza neve che sono in totale a Parma in numero di 6 (1846, 1849, 1975, 1983, 2007 e 2017).
RAFFRONTO CON IL NUOVO TRENTENNIO DI RIFERIMENTO 1991-2020
Il confronto fra il trentennio 1991-2020 e il trentennio IPCC 1961-1990, vede l'inverno aumentare la propria temperatura media di +1,7° (da 3,1° a 4,8°); da 6,2° a 7,9° (+1,7°) sulla media massime, e da +0,1° a +1,7° (+1.6°) sulla media minime.
Sulle precipitazioni si evidenzia un calo del totale raccolto che passa da una media di 180 mm a 156 mm con una diminuzione del 13%; mentre sul numero di giorni con precipitazione la riduzione è del 7%.
La neve misurata passa dai 31 cm del 1961-90 a 18 cm con una diminuzione addirittura del 42%.
Nel grafico sottostante la temperatura media degli inverni per decennio
A cura di: P. Fantini