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Proiezioni long range per febbraio
Redatto il: 03 febbraio 2020 ore 11:09

Proiezioni mensili – FEBBRAIO 2020


PREMESSA

I primi 2/3 dell’inverno sono trascorsi praticamente senza nessuna significativa ondata di freddo sull’Europa centro-meridionale e con forti anomalie positive di geopotenziali e di temperature.
Clima stabile e mite che ha interessato anche il nostro Paese, con nevicate praticamente assenti su tutte le nostre regioni, ad esclusione di episodi sporadici sull’arco alpino.

 

ANALISI INDICI TELECONNETTIVI

I disturbi che abbiamo avuto ai danni del Vortice Polare Stratosferico nel mese di dicembre, principalmente a carico della prima onda, hanno portato alla compressione di massa delle vorticità in stratosfera. VPS che quindi risultava freddo e profondo ma fuori sede. Nel mese di gennaio, il riposizionamento del core nei pressi del polo geografico ha portato ad una forte impennata dell’indice NAM che il 12 del mese ha superato la soglia critica decretando l’Evento Stratosferico Estremo di tipo cold.

Come da letteratura, questi eventi portano generalmente ad un condizionamento troposferico con AO mediamente positiva per almeno 30 giorni dalla data di inizio dell’ESE. Siamo tutt’ora nel pieno di questo condizionamento e ci aspettiamo che questo condizionerà anche buona parte del mese di febbraio con indice AO che dovrebbe permanere positiva nelle prime due decadi.

In associazione all’AO, anche la NAO è positiva già da parecchie settimane a causa della disposizione delle vorticità in seno al Vortice Polare Troposferico sul settore Nord-Atlantico e della riemersione di un coriaceo tripolo positivo delle SSTA dello stesso oceano.
Per questi motivi, crediamo che difficilmente questo indice possa calare fino a valori negativi in questo mese.

Da inizio inverno abbiamo avuto una scarsa attività d’onda in Pacifico, probabilmente anche a causa di una convezione tropicale spesso sopita.

Questo ha favorito l’insorgenza dell’ESE Cold e il tutto si nota dalla scarsa ampiezza del PNA da inizio stagione. Anche in questo caso ci aspettiamo una prosecuzione del pattern attuale, con PNA che dovrebbechiudere intorno alla neutralità.

Per finire, la reiterazione della configurazione con vorticità sbilanciate in Nord-Atlantico unite ad un getto piuttosto basso in oceano, lasciano pensare ad un EA positiva.

 

PREVISIONE QUADRO ITALIANO

Il mese si aprirà con un promontorio anticiclonico in espansione da ovest verso l’Italia. Clima ancora stabile e molto mite su tutto il Paese.

Un modesto e rapido movimento meridiano dell’HP porterà un veloce cambiamento nella seconda parte della prima decade quando è previsto l’ingresso di aria fredda di estrazione artica, specie sulle nostre regioni adriatiche del centro-sud. Un rapido peggioramento è atteso in quelle zone con neve che scenderà fino a quote basse mentre il sensibile calo termico interesserà tutte le regioni ma risulterà più marcato e duraturo al centro-sud.

Un nuovo impulso dalla stratosfera porterà un rinforzo zonale già all’inizio della seconda decade. L’anticiclone si espanderà nuovamente da ovest verso la nostra penisola apportando un miglioramento anche nelle regioni centro-meridionali e un progressivo rialzo termico ad iniziare dalle regioni settentrionali. Clima stabile e mite che dovrebbe perdurare per tutta la seconda decade.

Progressivamente, in ultima decade, si andrà incontro ad un calo delle velocità zonali con marginalizzazione del getto in Atlantico e possibilità di elevazione verso nord dell’anticiclone europeo che comunque dovrebbe mantenere una salda radice sul mediterraneo centrale.

In questo caso avremmo un raffreddamento dell’Europa Orientale mentre gran parte del resto del Vecchio Continente rimarrebbe sotto anomalie termiche positive, compreso il nostro Paese. A tratti, correnti umide da sud-ovest potrebbero apportare qualche precipitazione al nord Italia con neve che sarebbe però relegata a quote alte.

 

CONCLUSIONI

 

Il prossimo mese di febbraio dovrebbe risultare sopramedia termica su tutta Italia, anche di molto al Nord. Le precipitazioni crediamo possano chiudere sottomedia su gran parte del Paese, scarti minori rispetto alla media nelle regioni settentrionali che comunque vedrebbero fenomeni solamente in ultima decade.


A cura di: Daniele Cavazzoni
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