Proiezioni mensili – DICEMBRE 2019
(aggiornamento del 23/11/2019)
Eccoci qui per la proiezione dell’ultimo mese dell’anno, il mese che da il via all’inverno. Usciamo in netto anticipo rispetto al solito e lo facciamo perché ci sono interessanti novità già per la primissima parte del mese e ci sembra giusto esporci prima che il tutto venga ben inquadrato nei modelli.
Veniamo da un mese di novembre che a livello stratosferico ha visto una forte azione a 2 onde, a seguito di questa azione di compressione di vorticità, le velocità zonali a 10 hpa hanno toccato valori da record per il periodo.
Ora il disturbo si sta invece spostando verso la sola prima onda e il VPS pur rimanendo compatto verrà dislocato verso il settore siberiano e da lì, a causa dell’attrito prodotto dalle intense velocità zonali sul continente, continuerà a creare intensi riscaldamenti stratosferici che non faranno altro che non faranno altro che rafforzare il disturbo a carico della prima onda.
In troposfera, dopo una lunga fase di debolezza del Vortice Polare, assisteremo prima alla formazione di un chiaro dipolo artico negativo (AD-), con VPT completamente dislocato sul settore asiatico, a causa della trasmissione di moto proveniente dei piani della stratosfera.
Successivamente, a seguito dell’allentamento delle vorticità in seno al VPS, dovrebbe venire meno il contributo Stratosferico e ci aspettiamo un temporaneo ricompattamento del Vortice Polare. Temporaneo perché dopo metà mese l’AO dovrebbe nuovamente calare su valori negativi.
Un andamento simile ce lo aspettiamo anche per la NAO, dopo una primissima parte negativa si potrà assistere ad un aumento su valori debolmente positivi prima di un nuovo calo nella seconda parte del mese verso valori neutri/leggermente negativi.
In ambito SSTA, il warm blob Pacifico presente ormai da svariati anni, è tornato a spostarsi verso le coste occidentali del Nord America e questo lascia pensare ad una fine del periodo negativo per il PNA che dovrebbe invece risultare piuttosto altalenante e complessivamente neutro nella media mensile.
In Atlantico, la particolare disposizione a ferro di cavallo, oltre a far pensare ad una NAO meno negativa rispetto agli ultimi mesi, dovrebbe portare ad un EA positivo nel prossimo mese.
Come scritto in prefazione, ci aspettiamo qualche novità già nei primissimi giorni del mese, infatti sembra probabile che l’anticiclone in Atlantico possa spingersi verso nord a seguito di una pulsazione in Nordamerica. Aria di origine artica scenderebbe quindi verso l’Europa centro-orientale con possibile marginale interessamento anche dell’Italia specie al Nord e regioni orientali. Non sono da escludere nevicate fino a quote basse sull’Appennino centro-settentrionale in un contesto sottomedia termico ma poco precipitativo se non sulle regioni adriatiche.
La fase artica avrebbe comunque vita breve, già dalla seconda metà della prima decade dovremmo assistere a quel temporaneo aumento di AO e NAO di cui parlavamo sopra. Il pattern in Atlantico cambierebbe radicalmente con semipermanente d’Islanda in rinforzo e getto in disposizione SW-NE in Europa.
Ne conseguirebbe un clima stabile e molto mite per il periodo un po’ su tutto il Paese anche se sussiste la possibilità di nebbie o stratificazioni nuvolose nelle pianure del centro-nord.
Come dicevamo però in seconda decade ci potrebbe essere un nuovo calo di AO e NAO, è quindi attendibile uno spostamento verso sud est delle anomalie negative prima presenti in nord Atlantico. Ingressi di aria Polare marittima da nord-ovest saranno possibili nella parte centrale del mese con precipitazioni più probabili al sud e temperature in linea con le media del periodo o leggermente sotto sulle regioni orientali.
Una nuova espansione verso ovest dell’anticiclone Atlantico dovrebbe portare un nuovo più generale miglioramento ad inizio della terza decade, aria più fredda dovrebbe cominciare ad affluire su est Europa.
Aria fredda che verso fine mese potrebbe spostarsi ancora più verso ovest arrivando a lambire le nostre regioni, il tutto con un getto che dovrebbe mantenersi teso e basso in Atlantico è possibile interazione con l’aria fredda da est sul Mediterraneo.
Impossibile ad ora sapere dove avverrà precisamente questa interazione, ci aspettiamo comunque un clima più piovoso della media su regioni adriatiche e sud e temperature circa in media o leggermente sotto un po’ ovunque.
Complessivamente il mese dovrebbe chiudere in media termica su gran parte d’Italia, leggermente sopra su nord-ovest e Sardegna. Le precipitazioni dovrebbero risultare in media su tutto il Paese a parte un leggero sopramedia all’estremo sud.
A cura di: Daniele Cavazzoni