Con il mese di febbraio si è conclusa una insoddisfacente, per gli amanti del freddo, stagione invernale 2018/19; un inverno che verrà ricordato, al nord, per la scarsità di precipitazioni e per le rare incursioni fredde.
Nell'arco dei tre mesi il motivo dominante è stata senza dubbio l'ingombrante presenza dell'anticiclone oceanico che si è praticamente "mangiato" la metà della stagione: infatti se consideriamo il numero di giorni con pressione atmosferica molto superiore alla norma vediamo che questi occupano il 55% del totale.
Alta pressione particolarmente forte nella seconda metà di dicembre e per due terzi di febbraio, con la terza decade di gennaio unico periodo di spiccata dinamicità atmosferica.
In chiave trimestrale la temperatura media si è attestata su un valore di +5,6°C, con un anomalia di +1,4° rispetto alla norma climatica 1981-2010: valore che colloca questo inverno all'8° posto fra i più miti.
L'eccezionalità del periodo climatico che stiamo vivendo è dimostata dal fatto che quasi tutti i sette precedenti inverni più miti (tranne il 1998), sono compresi negli anni duemila:
2007: 7,0°
2014: 6,7°
2016: 6,2°
1998: 6,0°
2015: 5,8°
2001: 5,8°
2008: 5,7°
2019: 5,6°
Confrontando i valori registrati negli ultimi anni con il passato (dal primo trentennio completo di misure), si evidenzia chiaramente il forte riscaldamento invernale:
trentennio 1881-1910: 2,5°
trentennio 1961-1990: 3,1°
trentennio 1981-2010: 4,1°
2011 - 2019 : 5,0°
Il valore medio dell'inverno appena concluso è quindi più del doppio del valore medio del primo trentennio completo di misure.
In particolare sensibilmente sopra norma è stata la media stagionale delle massime: 9,4° (+2,1°), contro il più contenuto scarto della media minime: 1,8° (+0,7°); una media delle massime superiore al 2019 si è avuta solo negli inverni 2007, 2014 e 1998 con il record di 10,1° nel 2007.
Con condizioni bariche cosi sbilanciate verso le situazioni anticicloniche chiaramente il bilancio pluviometrico non poteva che essere deficitario: infatti il totale stagionale di 75,8 mm è risultato abbondantemente sotto norma (-47%), collocando il trimestre invernale 2018-19 al 13° posto (su 142 anni) fra i più secchi e a soli due anni dall'ultimo inverno molto secco (2016-17: 71,6 mm); solo il mese di febbraio ha fatto la sua parte con un surplus modesto del 16%:
Dicembre: -78%
Gennaio : -60%
Febbraio: +16%
I giorni con precipitazione sono stati in tutto 14 (-22% sulla norma); valore questo molto lontano dalle annate più siccitose, fra cui spicca il record del 1849 con soli quattro giorni.
La serie di 28 giorni consecutivi senza precipitazioni (dal 21 dicembre 2018, al 17 gennaio 2019), pur di rilievo, è comunque stata inferiore a quella di due anni fa che totalizzò ben 43 giorni consecutivi (dal 22 dicembre 2016 al 2 febbraio 2017).
Il totale della neve caduta quest'anno (11,5 cm) risulta dimezzata rispetto alla norma 1981-2010 che è di 22,0 cm.
A cura di: P.Fantini