Proprio quando ormai si pensava di archiviare l’ennesima stagione invernale del tutto anonima, ecco arrivare un evento fuori dall'ordinario, tale da far cadere record di freddo (cosa che non accadeva dal lontano 1985): responsabile di tutto ciò un’anomalo ed eccezionale riscaldamento di tipo "major" della stratosfera che ha destabilizzato il vortice polare separandolo in due lobi.
Questo evento ha condizionato anche il tempo in troposfera in quanto l’espansione dell’anticiclone atlantico verso le alte latitudini ha messo in movimento masse d’aria molto fredda in moto retrogrado da est verso l’Europa centrale e il nord Italia.
Prologo all’evento freddo è stata la circolazione depressionaria che si è instaurata sull’Italia a partire da giovedì 22 quando la neve, oltre che sui rilievi, è approdata anche alle porte della città dove sono caduti nella zona sud (campus) 3 cm: lasciando però il centro alle prese solo con qualche fiocco misto ad acqua.
Il giorno seguente, venerdi 23, nel mattino, la neve è caduta anche in città accumulando al suolo 4,0 cm di manto, sparendo per altro già dal pomeriggio. La neve era prevista in città anche nella serata, tuttavia, quasi a sorpresa, un richiamo leggermente più caldo nei bassi strati ha fatto si che le precipitazioni fossero in forma liquida (con neve a pochi km verso sud).
Sabato 24 la giornata è trascorsa tranquilla con prevalenza di sole e con deciso rialzo termico (massima di 8,1°C).
Ma come previsto da tutti i modelli nella giornata di domenica 25 ha fatto irruzione da est l’aria fredda continentale accompagnata da vento forte (raffica 54,0 km/h), e da debole neve (da tracce a 0,5 cm), a tratti a carattere buferico sui rilievi, con fenomeno dello "scaccianeve".
Video realizzato da Davide Frati presso Medesano nella mattina del 25 febbraio 2018
Il clou dell'irruzione fredda si è avuta a cavallo del 26 e 27 febbraio, da notare la thickness 510 in azione in piena Pianura Padana:
Le mappe di spessori, ovvero di thickness, mostrano la differenza tra l'altezza geopotenziale della 500 hPa e quella della 1000 hPa. In pratica è la misura della distanza che separa queste due superfici isobariche. Solo in rare occasioni la "510"è apparsa sulle nostre teste.
Isoterme previste due giorni prima dal nostro modello LAM per il 26 febbraio: notare la -14°C sul piano isobarico di 850 hPa.
La temperatura è scesa sotto zero proprio da domenica e per i giorni seguenti assommando 8 giorni di gelo ed uno di ghiaccio (il primo di marzo); dal giorno 5 la temperatura ha iniziato lentamente a risalire.
Questi i dati in città:
25/2: -1,2 / +4,8 - Neve tracce 26/2: -4,3 / +1,8 - Gelo 27/2: -5,6 / +1,4 - Gelo 28/2: -6,4 / +2,4 - Gelo, Neve sera 01/3: -2,9 / -0,8 - Gelo, Neve 5,0 cm 02/3: -2,0 / +1,4 - Gelo, Neve 2,0 cm 03/3: -0,6 / +1.3 - Neve, pioggia e neve 5,5 cm 04/3: -1,6 / +1,5 - Gelo, Nebbia
E questi i dati rilevati in campagna
25/2: -3,4 / +4,2 - Neve notte/mattina con vento forte da est - 0,5 cm 26/2: -7,4 / +1,2 - Gelo 27/2: -9,7 / +0,4 - Gelo 28/2: -10,4 / +2,2 - Gelo, Neve dalle 23 01/3: -3,4 / -1,6 - Gelo, Neve per tutta la giornata - 6,0 cm 02/3: -2,3 / +0,7 - Gelo, Neve (notte, pomeriggio) - 2,0 cm 03/3: -3,4 / +1,0 - Gelo, Gelicidio, Neve (h8 e dalle h12 alle h16) - 8,5 cm 04/3: -1,6 / +1,4 - Gelo, Nebbia
Nella terza decade di febbraio sono incredibilmente caduti alcuni record di freddo (per il periodo), cosa mai successa nell’ultima trentina d’anni; bisogna infatti risalire almeno al grande inverno del 1985 per riscontrarne altri. I giorni 27 e 28 del mese sono risultati i più freddi in assoluto: il primo con una media giornaliera di -2,1° ha ritoccato il precedente record del 1932 che era di – 1,35° ; il secondo con -2,0° ha strapazzato il precedente del 1932 e del 1986 che era di -0,9°.
Per avere chiaro il quadro basta confrontare i valori misurati con i rispettivi valori normali che per la fine di febbraio sono: Min +2,6° e Max 10,4°. Per i primi di marzo: Min +3,9° e Max 12,5°.
La media dei primi 4 giorni di marzo è incredibilmente bassa: la media massime è di 0,85° contro i 12,5° normali... addirittura 11,65° sotto. La media minime di -1,8° è sotto di 5,6°.
Le minime registrate mercoledì 28 febbraio 2018 in provincia: valori assolutamente rilevanti, in special modo per il settore Appenninico.
Ai già menzionati record di febbraio va aggiunta l’incredibile giornata del primo marzo che, come si vede, è definita di ghiaccio essendo stata la temperatura sempre inferiore allo zero.
Nel mese di marzo in sole tre occasioni nei 140 anni della serie storica dell’Osservatorio meteo dell’Università di Parma è successo un tale evento e tutti per coincidenza al primo del mese.
Il primo di marzo di quest’anno però ha fatto registrare il valore più basso rispetto ai precedenti per cui il 2018 acquisisce il record assoluto del giorno con massima più bassa nell’intero mese di marzo:
1 marzo 1932: max. 0,0° 1 marzo 1986: max. -0,2° 1 marzo 2018: max. -0,8° (-1,6°C in campagna) - RECORD ASSOLUTO!
Andamento termico dal 25 febbraio al 3 marzo 2018 presso stazione di San Donato, campagna parmense.
Giovedì 1° marzo un fronte caldo in scorrimento sopra il consistente cuscino di aria fredda depositatosi in Val Padana (evidenziato dalle isobare a forma di "naso"), apporta nevicate diffuse su tutta la provincia e per oltre 24 ore. I maggiori accumuli si sono registrati in Appennino e sulla Bassa, la fascia di media pianura ha registrato una parziale ombra (correnti da SW).
Carta sinottica del modello Bracknell per le ore 13 locali di giovedì 1° marzo. Tale giornata resterà nella storia della meteorologia Parmense, registrando la Tmax più bassa per marzo da almeno 140 anni.
La neve caduta in città è ovviamente minore rispetto alla campagna essendo l’isola di calore urbana accentuata: il totale comunque è risultato discreto perché a fronte della norma di 2,5 cm medi mensili ne sono caduti 12,5 cm.
La nevicata del 3 marzo 2018 immortalata dalla nostra webcam di Parma est. Nevicata molto intensa tra le 12 e le 16.
In assoluto l’ultima neve di marzo risaliva al 18 marzo 2013 (4,5 cm); con quantitativo superiore è del 2010 (giorni 9 e 10 con 23,0 cm); e con numero uguale o superiore di giorni è del 1976 con 5 giorni per un totale di 41,0 cm.
Consistenti le nevicate già a partire dalla prima collina, qui siamo a Casatico di Torrechiara la mattina del 4 marzo 2018, appena sopra lo strato nebbioso che interessava la pianura.
A livello Europeo queste le eccezionali anomalie termiche dal 25 febbraio al 3 marzo (fonte NOAA):